Presentazione dell’Agenda Pastorale 2018-2019

Care amiche e amici,

con la presentazione dell’Agenda pastorale di fatto parte il cammino del nuovo anno pastorale.

Un cammino che interpella e coinvolge tutta la nostra Chiesa diocesana, perché è il cammino della fede, sul modello del cammino raccontato dall’evangelista Luca e di cui sono protagonisti i due discepoli di Emmaus.

Sulle strade tortuose e incerte delle nostre delusioni, frustrazioni, fragilità, ribellioni, fallimenti, ma anche sulle strade serene e faticose del nostro impegno, della nostra responsabilità, onestà, dignità, siamo raggiunti dal Crocifisso Risorto, eterno e infaticabile pellegrino di speranza.

Gesù si fa discreta presenza e ci accompagna nel cammino della vita e della fede, facendoci dono della Sua parola e del Suo corpo e sangue, nutrimento indispensabile nel pellegrinaggio della nostra vita.

Con la forza di questo cibo, non sempre da noi gustato con passione, affrontiamo il cammino, accettiamo le sfide del tempo che viviamo,  ci  sforziamo di incarnare lo stile del Vangelo come germe di umanizzazione e santificazione contro la malvagità e la moderna barbarie che caratterizza sempre di più la vita anche di tanti battezzati.

In questo anno porteremo a termine il percorso di riflessione sui sacramenti, fermandoci a riflettere sul Sacramento dell’Ordine sacro.

Forse distratti dalle fragilità di noi ministri ordinati, o impegnati a rincorrere modelli angelici o da super star che non appartengono al desiderio di Cristo, o caparbiamente arroccati a difendere il “nostro prete”, più che a  gustare  il senso della sua vita, o regolarmente impegnati a “sparare sul prete” puntualmente colpevole di tutto quello che avviene di male nella vita della comunità, abbiamo smarrito il senso del ministero ordinato come ministero di servizio per l’edificazione della Chiesa, popolo santo di Dio.

Questa è l’occasione per riscoprire il vero senso della vita e del ministero di coloro che il Signore ha chiamato a servirlo come pastori e che ci ha messo a fianco come guide e fratelli nel cammino di fede.

Forse questa è l’occasione per ricordarci l’impegno di pregare per le vocazioni sacerdotali e religiose; è la preghiera e la testimonianza costante di fede delle comunità e delle famiglie che genera vocazioni sante e credibili.

Vogliamo avere anche un’attenzione particolare alla Formazione degli adulti: ripetiamo spesso che il futuro è nelle mani dei ragazzi e dei giovani, è vero!

 

Ma chi accompagnerà i ragazzi e i giovani nei loro percorsi formativi di crescita umana e cristiana?

Senza la presenza di adulti formati che vivono una chiara testimonianza di fede e sono disposti a fare da accompagnatori e non da “maestri” dei fratelli più giovani, le nostre comunità saranno sempre più sterili e non perché fanno i conti con il costante calo demografico ma perché la nostra fede non partorisce più discepoli del Signore, ma solo teatranti o manovali o semplici spettatori domenicali.

Un’ altra attenzione che non può mancare é verificare la possibilità di percorsi di fede per i nostri giovani, soprattutto come servizio di accompagnamento alle scelte vocazionali della vita.

Infine l’auspicio che il nostro stile ecclesiale sia sempre più improntato al

discernimento e alla sinodalità.

Esorto di cuore tutti, secondo le proprie responsabilità pastorali e carisma o ministero ecclesiale, a rendersi disponibili a lasciarsi ammaestrare dallo Spirito di Cristo, per rendere sempre più, in modo coerente, ragione di fronte al  mondo della fede che abbiamo ricevuta in dono.

Buon cammino!

 

Il vescovo Giovanni