Aree interne: Diocesi di Tricarico, un centro di spiritualità per le piccole comunità

Nella diocesi di Tricarico, in Basilicata, è nata un’esperienza che intreccia tradizione, spiritualità e missione, raccontata nei giorni scorsi durante l’Incontro dei vescovi delle aree interne. Si tratta della fraternità “Domus Panis”, un centro di spiritualità che è una buona pratica che vuole custodire e rilanciare la presenza ecclesiale nei piccoli paesi della Val d’Agri, territori spesso segnati da spopolamento e distanza dai centri diocesani.
Il progetto prende forma a Guardia Perticara, in provincia di Potenza, attorno alle suore Discepole di Gesù Eucaristico, congregazione fondata proprio a Tricarico dal venerabile mons. Raffaello delle Nocche, vescovo della diocesi per 38 anni. Dopo la chiusura delle scuole materne che per decenni avevano rappresentato una presenza educativa e pastorale diffusa nei villaggi, è emersa l’esigenza di una nuova forma di missione: non più centrata su opere strutturate, ma su una comunità eucaristica capace di generare relazioni.

La fraternità è composta da tre religiose, sette parroci e un gruppo di laici delle undici parrocchie della zona. “L’obiettivo – spiega mons. Nicola Urgo, vicario generale di Tricarico – è ‘mettere in rete’ comunità piccolissime, spesso di poche centinaia di abitanti, e accompagnarle con percorsi di formazione, preghiera e servizio, nel fine settimana. La casa delle suore diventa così un punto di riferimento spirituale, con momenti di ritiro per giovani, famiglie e coppie, ma anche un luogo di attenzione alle fragilità sociali e alle nuove presenze, come i migranti che hanno trovato casa in questi paesi”.
Un aspetto centrale è l’adorazione eucaristica itinerante: ogni mese la fraternità si sposta in una delle parrocchie, favorendo così la partecipazione e la vicinanza reciproca. “Un cammino sinodale concreto, che valorizza le identità locali ma insegna a collaborare insieme, religiosi e laici, in un contesto di forte dispersione territoriale – continua mons. Urgo -. Un segno che nelle aree interne è possibile vivere la Chiesa come fraternità missionaria, capace di unire energie e doni diversi per tenere viva la fede e la speranza delle comunità più piccole”.

da Agensir