Carissimi,
dopo il periodo delle vacanze estive riprendiamo il nostro cammino associativo e con grande gioia che vi comunichiamo che dopo due anni riprendiamo la FESTA DEL CIAO diocesana, rivolta ai bambini e ragazzi dell’A.C.R, ma anche all’associazione tutta, dai giovani agli adulti.
La Festa del CIAO si svolgerà a CALCIANO il 16 Ottobre 2022.
L’iniziativa di quest’anno, “Ragazzi che Squadra”, mette al centro il tema dello sport, partendo dall’insegnamento di un proverbio africano che dice “Da soli si va veloci, ma insieme si va lontano“.
Nell’anno della compagnia in cui il cammino dell’ACR ci invita a riflettere sul mistero della Chiesa, dove ognuno è chiamato a scoprire un carisma particolare, l’ambientazione che aiuta i ragazzi in questo percorso è quella degli sport di squadra.
Le discipline che rientrano in questa grande categoria, infatti, sono “palestra” di vita cristiana. In una squadra ogni componente non gareggia per sé stesso, utilizzando il suo talento senza pensare agli altri. Se vuole disputare una bella gara, una bella partita, e perché no anche vincere, deve pensare alla squadra, deve adattare il suo passo, il suo gioco a quello dei compagni e con loro dev’esserci sintonia, bisogna capirsi al volo. In una squadra è importante il lavoro di tutti: dal fuoriclasse che tutti ricordano perché trascina alla vittoria, al gregario che si mette meno in mostra ma senza il quale non si giungerebbe al traguardo. Dall’allenatore che osserva e guida, al preparatore atletico di cui a volte non si conosce nemmeno il nome. Eppure è grazie al contributo di tutti che i giocatori arrivano nella miglior condizione fisica e possono così disputare la gara. E’ necessario allenarsi, faticare, rispettare una dieta, darsi una regola e dare il meglio di sé per cercare di migliorarsi e non perdere il passo, il fiato e la destrezza acquisiti, proprio come chi si allena nella preghiera, medita e discerne, per mantenere vivo e forte il suo percorso di fede. L’essere squadra vuol dire anche riconoscersi in una “maglia”, in certi valori, in certi ideali, ed è così che anche se non si vince si può comunque essere soddisfatti e contenti, se si sa di aver giocato bene, disputato una gara leale, nel pieno rispetto delle regole e dell’avversario. Quest’ultimo infatti non è un nemico, ma un compagno di viaggio durante la competizione, come suggerisce la parola stessa, dal latino “cum” (con, insieme) e “petere” (andare verso, fare con forza), l’avversario è colui con cui andiamo insieme verso la stessa meta, con cui ci sforziamo insieme per dare il meglio di noi.
L’icona biblica che supporta questo percorso è il Vangelo di Matteo, capitolo 28 versetti 16-20. Nel Credo, subito dopo aver professato la fede nello Spirito Santo, diciamo: «Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica». C’è un profondo legame tra queste due realtà di fede: è lo Spirito Santo, infatti, che dà vita alla Chiesa, guida i suoi passi. Senza la presenza e l’azione incessante dello Spirito Santo, la Chiesa non potrebbe vivere e non potrebbe realizzare che Gesù risorto le ha affidato di andare e fare discepoli tutti i popoli (cfr Mt 28,18). Evangelizzare è la missione della Chiesa, non solo di alcuni, ma la mia, la tua, la nostra missione. L’Apostolo Paolo esclamava: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1Cor 9,16). Ognuno deve essere evangelizzatore, soprattutto con la vita! Paolo VI sottolineava che «evangelizzare…è la grazia e la vocazione
propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare vale a dire per predicare ed insegnare, essere il canale del dono della grazia, riconciliare i peccatori con Dio, perpetuare il sacrificio del Cristo nella S. Messa che è il memoriale della sua morte e della sua gloriosa risurrezione» (EN, 14). Per evangelizzare, allora, è necessario ancora una volta aprirsi all’orizzonte dello Spirito di Dio, senza avere timore di che cosa ci chieda e dove ci guidi. Affidiamoci a Lui! Lui ci renderà capaci di vivere e testimoniare la nostra fede, e illuminerà il cuore di chi incontriamo a tal punto da fargli dire: Ragazzi, che squadra!
Riportiamo qui di seguito il programma approssimativo della giornata:
ore 9:00: Arrivi e accoglienza
10:30 S. Messa presieduta dal nostro Vescovo Mons. Intini
11:30 Momento di festa e Animazione
13:00 Pranzo (a sacco)
14:30 Laboratori
17:00 Saluti e partenza
Per rendere la giornata più bella vi delineamo le annotazioni tecniche:
- Ciascun Paese dovrà preparare un cartellone identificativo con il nome del paese, ed il “motto” della squadra. Date spazio alla vostra fantasia nella realizzazione dello stesso, ispirandovi all’iniziativa annuale.
- Ogni paese dovrà portare una foto della “squadra” dei partecipanti alla Festa del Ciao.
- Per Vivere nel modo migliore la Santa Messa assegniamo sin da ora i servizi liturgici:
Prima Lettura: Calciano
Salmo: Stigliano
Seconda Lettura: Grassano
Preghiera dei Fedeli: Tricarico, Albano, Corleto, Armento, Aliano, Garaguso
Offertorio: Campomaggiore, San Mauro, Oliveto, Accettura, Gorgoglione, Guardia Perticara, Gallicchio, Montemurro, Cirigliano,Missanello.
N.B. le letture è opportuni che siano lette da un educatore
- Vi inviamo i canti della Celebrazione Eucaristica cosi che possiate ripeterli o impararli durante questo mese di preparazione alla festa del Ciao. Aiutiamo i bambini/ragazzi a partecipare attivamente alla celebrazione attraverso il canto.
Ingresso: È bello lodarti
Alleluia delle lampadine
Offertorio: Frutto della nostra terra
Comunione: Te al Centro del mio cuore
Fine: Ecco il nostro Si
Certi di incontrarvi numerosi, vi salutiamo con affetto,
Don Alessio,Carmela,
Margherita e l’equipe diocesana.
Numeri Utili:
Don Alessio Cafarelli:3496867928
Carmela Picardi: 3288699632
Margherita Lafiosca:3404607485