Nella splendida cornice del Santuario diocesano S. Maria di Fonti in Tricarico, il Territorio 3 del Movimento Cursillos di Cristianità ha celebrato una giornata di spiritualità intitolata “Sulla roccia della preghiera” il sette settembre duemilaventiquattro.
Il Coordinatore nazionale, Carlo De Benedetti, ha invitato i Territori, in cui è suddiviso il Movimento, a vivere una giornata «ai piedi di Maria, in un santuario mariano, per mettere nelle sue mani il profondo desiderio di ripartire sulla strada dell’evangelizzazione con rinnovato entusiasmo e con il coraggio dei primi tempi […] in cui riscoprire quel tesoro straordinario che nel nostro carisma chiamiamo “intendenze”».
Per il Movimento Cursillos di Cristianità le “intendenze” sono «le preghiere e i sacrifici volontari, fatti individualmente o comunitariamente, per chiedere che la Grazia di Dio agisca nelle persone, in modo che tutte le attività umane che si svolgono nel MCC abbiano sempre il supporto dello Spirito. Queste preghiere, con un profondo senso ecclesiale, rendono reale il mistero della “Comunione dei santi” nel Corpo Mistico di Cristo. Sono un elemento essenziale del metodo di evangelizzazione del Movimento, la prima e più necessaria risorsa da utilizzare in ogni momento e in tutte le attività» (da “Idee fondamentali”).
La giornata è iniziata con la preghiera dell’Ora media in cui l’animatore spirituale del Territorio 3, don Antonio Turi, ha affidato al Signore, attraverso l’intercessione di Maria, la giornata. I saluti della Coordinatrice territoriale Adriana Carbone hanno introdotto il tema e passato la parola a don Nicola Urgo, vicario generale della Diocesi di Tricarico, per la meditazione sulla preghiera.
Nella sua riflessione, don Nicola ha presentato il passo evangelico di Matteo 26,36-46 in cui Gesù, nel Getsemani, invita i discepoli a vegliare mentre prega il Padre. Sottolineando l’ora decisiva di Gesù, la prostrazione, il dono totale di sé, la fragilità dei discepoli, don Nicola ha evidenziato come la dimensione della preghiera sia decisiva nella vita del cristiano e sia condizione imprescindibile nel piano della salvezza.
Il dibattito aperto successivamente ha arricchito la meditazione arrivando tutti alla conclusione che il cursillista deve, soprattutto, “essere intendenza”.
Al termine, i cinquanta rappresentanti delle varie Diocesi presenti, hanno celebrato l’Eucaristia presieduta da don Antonio Turi sotto lo sguardo di Maria Fonte di Grazia e scattato la foto di rito a memoria di un momento intenso e proficuo.
Il pranzo nello stile della condivisione e della gioia, la riflessione in gruppo sul senso e l’importanza delle Intendenze e la realizzazione delle stesse per il rinnovato slancio del Movimento, hanno chiuso la giornata lasciando in ogni partecipante l’entusiasmo per una rinnovata azione nel Movimento a servizio dei fratelli che ancora non hanno incontrato Cristo.
(Marco Volpe)