Ai carissimi Confratelli presbiteri,
alle Religiose,
ai Seminaristi amatissimi,
alle Associazioni e Movimenti ecclesiali in Diocesi,
alla Comunità Diocesana tutta
Tricarico, martedì 15 aprile 2025
«All’umanità che talora sembra smarrita
e dominata dal potere del male, dell’egoismo e della paura,
il Signore risorto offre in dono il suo amore
che perdona, riconcilia e apre l’animo alla speranza»
(San Giovanni Paolo II)
Il brano del vangelo che sarà proclamato nella notte di Pasqua ci invita a interrogarci insieme con l’Apostolo Pietro. «Pietro corse al sepolcro» (Lc 24,12). Quali pensieri potevano agitare la mente e il cuore di Pietro durante quella corsa? Pietro non aveva creduto alla testimonianza delle donne, al loro annuncio pasquale e nel suo cuore si aggrovigliavano pensieri negativi: la tristezza per la morte
del Maestro amato e la delusione per averlo rinnegato tre volte durante la Passione.
Eppure Pietro, nonostante le sue preoccupazioni interiori, non si lasciò sopraffare dalla tristezza ma «si alzò e corse al sepolcro» (v. 12) lasciandosi contagiare da quel raggio di luce che stava convertendo il proprio cuore. Come Pietro, anche noi non possiamo rimanere tristi e senza speranza. L’annuncio della resurrezione risuoni per ognuno di noi! Siamo chiamati ad essere messaggeri di speranza e annunciare il Risorto con la vita. La speranza cristiana è un dono che Dio ci fa, se usciamo da noi stessi e ci apriamo a Lui. Questa speranza non delude perché lo Spirito Santo è stato effuso nei nostri cuori (cfr Rm 5,5). Siamo chiamati a «metterci in cammino sulle orme del Signore Gesù per diventare, con lui e in lui, segni e messaggeri di speranza per tutti, in ogni luogo e circostanza
che Dio ci dona di vivere» (Papa Francesco).
Cristo è risorto! Apriamoci alla speranza e mettiamoci in cammino; come pellegrini abbiamo una meta davanti a noi! La vita deve avere un senso, deve avere una direzione, deve diventare un perenne pellegrinaggio.
Come ci ha ricordato Papa Francesco, nel messaggio della Giornata Missionaria Mondiale, siamo chiamati ad «essere messaggeri e costruttori di speranza per essere segni di nuova umanità in un mondo che mostra sintomi gravi di crisi dell’umano».
Non siamo soli, il Risorto è con noi e Maria, prima risorta col Figlio, continua ad esserci accanto e ci prende per mano!
Auguri di una Santa Pasqua di Risurrezione!
Dio ci benedica insieme con tutte le nostre famiglie!
L’amministratore Diocesano
Mons. Nicola Urgo